REVIEW PARTY | Recensione di: “La Polvere di carta” di Andrea Martinetti

Buongiorno, Notters!
Oggi è con piacere che il blog partecipa al rewiew party di La polvere di carta di Andrea Martinetti, un fantasy dal sapore antico, che mescola magia, suspense e anche storia, la storia che ogni libro racchiude e porta con sé, la sua essenza più profonda, la sua anima.
Una storia scorrevole che ho letteralmente divorato e che non vedo l’ora di presentarvi.



Titolo: La polvere di carta
Autore: AndreaMartinetti
Editore: Dark Abyss
Data pubblicazione: 6 aprile 2022
Genere: fantasy young adult, azione e avventura
Pagine: 164

SINOSSI

E se varcare la soglia di una libreria significasse entrare in un altro mondo? Forse nei sogni è sempre così, ma per Max tutto ciò diventa reale. Lui, commesso in un negozio che i libri li vende, scopre che quel luogo è in realtà è il punto d’accesso a una biblioteca dove sono custoditi tutti gli scritti, persino quelli inediti e incompleti, della storia umana. Un rivolo di fumo che esce dalle pagine svela un segreto ulteriore: ogni libro custodisce uno spirito, che può essere benevolo o malevolo. Ma qualcosa di oscuro e imprevisto minaccia di ridurre in polvere ogni volume. Max riuscirà a divenire Custode di quel luogo e a combattere l’abisso?

RECENSIONE

***ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILERS***

Questa storia parla a tutti noi lettori, ci accomuna, ci avvicina. Il punto focale di tutto è l’amore, la passione per la lettura, quel piacere insano che si prova nell’annusare la carta, nel chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalla fantasia e dalle emozioni.
Le emozioni giocano un ruolo importante, sono parte viscerale della storia, sono il motore che ci spinge ad andare avanti, guidando i nostri passi, nel bene e nel male.
L’idea che ogni libro racchiuda uno spirito mi è piaciuta veramente tanto. Non sono soltanto pagine e inchiostro ma emozioni appunto. I libri sono soprattutto emozioni. Possono essere positive oppure negative ma vi sfido a trovare un libro che non vi abbia regalato una anche piccola emozione. Anche i libri che non ci sono piaciuti, che non abbiamo terminato, che abbiamo dimenticato…anche loro sono importanti e parte di noi.

Max è uno di noi, ama leggere e ama i libri e le storie che essi racchiudono. Nuovo, usato, antico, classico: ogni libro ha qualcosa da raccontarci o da regalarci. E Max li ama tutti. E ama il suo nuovo lavoro in una vecchia libreria con un proprietario un poco bizzarro. Il signor Enea non è quasi mai presente in negozio, se ne va sempre nel retro e a Max è proibito aprire quella porta. Il giovane ha come l’impressione che la libreria nasconda qualcosa.
Un mistero? Un segreto?
C’è qualcosa nell’aria, qualcosa che non riesce a definire ma che emette una strana vibrazione.
Max è molto curioso, si sente attratto da quella libreria, mai però avrebbe immaginato quello che trova dietro quella porta misteriosa.
E se esistesse un altro mondo oltre quella soglia?
Un rifugio per i libri dimenticati.
Un posto dove possono stare al sicuro, dove forse potranno tornare a nuova vita.E un Labirinto dentro il quale si rischia di perdersi, ma perdersi per davvero, in maniera irrimediabile.
Scopriamo così che ogni libro racchiude uno spirito, che a sua volta è legato alle emozioni di chi ha letto la storia.
E in quel preciso istante ho ripensato a tutti i libri che ho letto, a quelli che ho chiuso e mai riaperto, mai finito, a quelli che invece ho letto più di una volta e che mi hanno sempre regalato nuove emozioni, quelli che so praticamente a memoria e quelli che, invece, tristemente ho dimenticato, relegato nella parte più profonda della mia coscienza.
Ogni lettore non può che ritrovarsi in questa storia, non può non amarla.

«Siediti e leggi» ripeté, in tono asciutto, l’anziano proprietario. Max si arrese e obbedì controvoglia. Lesse le prime pagine con fatica, poi, a mano a mano, con sempre maggiore velocità. Di colpo un sottile filo di fumo uscì dalle pagine del libro e scivolò a terra. Sempre più interdetto guardò il fumo risalire quasi su sé stesso, per ricadere subito dopo. «Continua a leggere!» gli intimò il signor Enea. Max seguì il consiglio e il fumo riprese a salire fino a formare una flebile figura dalle sembianze umane. Sembrava un fantasma, incorporeo e triste, pervaso da un colore grigio. Max rimase estasiato e impaurito allo stesso tempo. «Che cos’è?» «È lo spirito del libro» «Che…cosa?» La strana figura eterea lo fissava con un’espressione malinconica. «Ogni libro ne ha uno» commentò il signor Enea.
«È pericolosa?» chiese Max. «Dipende da te. Lo spirito di un libro non è né buono né malvagio». Max si alzò con il libro in mano e la figura tremolò, seguendolo con lo sguardo. «È viva?» «Sei tu a farla vivere. Quanto cuore metti in quel libro, tanto più lei ne trarrà nutrimento» «Non mi è mai piaciuto questo libro» «Perciò è così apatica ed è di questo colore» spiegò l’anziano.

Una volta varcata la soglia di quella porta Max verrà scaraventato in un nuovo mondo, tra spiriti benevoli e ombre insidiose, tra luce e oscurità e dove una tremenda  minaccia incombe su tutti loro. La libreria e tutto quello che rappresenta sono in pericolo. Ed è lì che ho apprezzato maggiormente questa storia, nel messaggio che traspare verso la fine. Un messaggio potente e soprattutto molto realistico. Mi ha sorpreso la piega che ha preso la storia, forse non ero preparata o forse lo avevo sospettato ma non volevo ammetterlo, il male che minaccia i poveri libri e gli spiriti in essi racchiusi.
Per fortuna, Max nel suo viaggio verso la verità non è da solo. Accanto a lui ci sono il vecchio Enea e la sua amata Anna, una ragazza molto determinata e coraggiosa, con un grande cuore e un grande amore per i libri. Infatti è grazie a loro che Max e Anna si sono conosciuti e innamorati.
La polvere di carta può quasi considerarsi una storia corale perché segue le avventure e disavventure di più personaggi.
Un anziano Custode che conosce molti segreti, molte verità e che teme il futuro e il tempo che scorre troppo velocemente, un giovane Custode che ancora non conosco il suo potenziale, una giovane donna pronta a tutto per proteggere chi ama e un Guardiano fedele, un bellissimo lupo che mi ha incantata fin dalla copertina.

Voglio essere sincera: all’inizio ho provato una sensazione strana, come il vago ricordo di una storia già vissuta, già letta. Forse solo un omaggio a un noto libro, che io stessa ho letto molti anni fa, forse un’ispirazione, qualunque sensazione fosse però alla fine mi ha abbandonata, lasciando posto alla sorpresa. Quando ho scoperto l’origine del meraviglioso lupo che troneggia sulla copertina, ma soprattutto quando ho scoperto il messaggio nascosto tra le pagine, il senso profondo dell’intera storia, una storia che si ispira alla realtà odierna, al rapporto che gli italiani hanno con i libri e con la lettura, è in quel momento che la storia mi ha veramente colpita e sorpresa.
Il problema di noi lettori onnivori è che leggiamo tanto e che abbiamo letto moltissimi libri fin da quando abbiamo memoria (almeno, questo è quello che è successo a me, leggo fin da quando ero una bambina) e quindi, a volte, credo sia normale trovare una similitudine, un richiamo, accennato oppure evidente, a un’altra storia, a un altro libro. Ma quando quello che abbiamo tra le mani riesce a sorprenderci è lì che nasce la storia nuova…e un nuovo spirito.
In ogni pagina si evince la passione per i libri dell’autore, il suo amore senza fine e senza confini.
In ogni pagina ci siamo noi, lettori per scelta, per amore, per passione.
Non vi svelerò il mistero che nasconde la libreria o il pericolo che incombe su di essa, ma posso dirvi che è una storia che merita una possibilità. Perché è nel messaggio che trasmette tutta la sua forza e la sua unicità.
Forse non è una storia perfetta, forse in alcuni punti manca di trasparenza, chiamiamola così. A volte, infatti, ho percepito la stessa confusione che si respira nella libreria nascosta, quella per i libri dimenticati, dove ci sono un susseguirsi di stanze e scaffali, dove si perde il conto dei libri presenti.
A volte ho percepito una mancanza di spiegazioni, più descrizioni di com’è strutturata la libreria a discapito di dialoghi e approfondimenti dei personaggi. Forse l’unica pecca è che è un romanzo breve, quando invece avrei preferito leggere qualche pagina in più, perché alla fine è una storia avvincente, che ho divorato velocemente in pochissimi giorni e che mi ha tenuta incollata alle pagine. E quindi sì, per me, merita una possibilità.

Serenella

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